«La gente è stanca delle cose semplici. Vuole mettersi in discussione».
(Umberto Eco, The Guardian, 27/11/2011)
(Umberto Eco, The Guardian, 27/11/2011)
Se devo pensare a una frase che riassuma quanto abbiamo fatto nelle ultime 10 settimane, in biblioteca a Treviglio, leggendo integralmente l’Odissea e soffermandoci per un confronto su molti passi, ecco, direi che questa è la citazione giusta.
E che un’iniziativa nata un po’ in sordina abbia raccolto più di una ventina di iscritti di cui una quindicina fedelissimi che, ad ogni serata, si sono presentati con i canti pre-letti e le proprie osservazioni sul testo, beh, non può che fare piacere. Così come, mercoledì sera, la prevista “chiusura” del percorso ha avuto invece il rilancio da parte dei partecipanti che, nel confronto con Ulisse e un classico del mondo greco, hanno dimostrato di avere incontrato, nell’Odissea, non solo miti e storie, ma anche tradizione, cultura, esperienze personali ed addirittura sentimenti propri.
È la prima volta che mi capita un’esperienza simile, un confronto “guidato” non con un gruppo di ragazze e ragazzi ma con un gruppo di adulti. E rimpiango non mi sia successo prima. Perché davvero, come abbiamo intitolato il nostro percorso, Ulisse consente a tutti di "perdersi per trovarsi".
E che un’iniziativa nata un po’ in sordina abbia raccolto più di una ventina di iscritti di cui una quindicina fedelissimi che, ad ogni serata, si sono presentati con i canti pre-letti e le proprie osservazioni sul testo, beh, non può che fare piacere. Così come, mercoledì sera, la prevista “chiusura” del percorso ha avuto invece il rilancio da parte dei partecipanti che, nel confronto con Ulisse e un classico del mondo greco, hanno dimostrato di avere incontrato, nell’Odissea, non solo miti e storie, ma anche tradizione, cultura, esperienze personali ed addirittura sentimenti propri.
È la prima volta che mi capita un’esperienza simile, un confronto “guidato” non con un gruppo di ragazze e ragazzi ma con un gruppo di adulti. E rimpiango non mi sia successo prima. Perché davvero, come abbiamo intitolato il nostro percorso, Ulisse consente a tutti di "perdersi per trovarsi".
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